mercoledì 26 dicembre 2012

lettere... da leggere, ripensare, citare.



NATALE

di Giuseppe Ungaretti



Non ho voglia

di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
Napoli, il 26 dicembre 1916

domenica 23 dicembre 2012

il segreto che è in noi..

https://www.youtube.com/watch?v=3FPrh_p9O-g

ma anche
https://www.youtube.com/watch?v=e0VG7oYtLFA

https://www.youtube.com/watch?v=9gxKTXJ5RKA

e se volete..

https://www.youtube.com/watch?v=Bz_p5VmqTfo


venerdì 14 dicembre 2012

parole del '900

http://www.club.it/autori/grandi/giuseppe.ungaretti/poesie.html
SONO UNA CREATURA
da L'ALLEGRIA - IL PORTO SEPOLTO

Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
cos' totalmente 
disanimata

Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede

La morte
si sconta
vivendo


Valloncello di Cima Quattro, il 5 agosto 1916




sabato 6 ottobre 2012

padri nobili

Ancora lui, Zola, romanziere si ma anche cittadino impegnato, intellettuale coinvolto. Un esempio ineguagliato di impegno civile.


padri nobili


E.Zola, Il Romanzo Sperimentale,1880.
Ciò che mi ha fatto scegliere l'Introduzione è il fatto che la medicina da molti è ancora considerata un'arte. Claude Bernard le conferisce uno statuto scientifico e nelle sue pagine assistiamo alla nascita di una scienza, spettacolo assai istruttivo in se stesso e che inoltre dimostra come il dominio della scienza si estenda e conquisti tutte le manifestazioni della intelligenza umana. Dal momento che la medicina, che era un'arte, diventa una scienza perché la letteratura non potrebbe diventare anch'essa una scienza, grazie al metodo sperimentale?
Occorre considerare che tutto è collegato, che se il terreno proprio del medico sperimentale è il corpo dell'uomo nei fenomeni dei suoi organi, in condizioni normali e patologiche, il terreno proprio di noi romanzieri naturalisti è ugualmente il corpo dell'uomo nei suoi fenomeni mentali e passionali, allo stato normale e morboso. .. Perciò facciamo il nostro ingresso nella scienza. [...]
Del resto lo stesso Claude Bernard ha tracciato la linea di sviluppo della mente umana. "La mente umana, - egli scrive - nelle diverse fasi della sua evoluzione, è passata successivamente attraverso il periodo del sentimento, della ragione e dell'esperimento. In principio il sentimento, imponendosi da solo alla ragione, creò le verità di fede, cioè la teologia. In seguito la ragione, cioè la filosofia, diventò la sua guida e generò la scolastica. L'esperimento infine, cioè lo studio dei fenomeni naturali, insegnò all'uomo che le verità del mondo esterno non risiedono nel sentimento o nella ragione. Questi possono esserci di guida ma per giungere a quelle verità bisogna penetrare nella verità obiettiva delle cose in cui esse si trovano nascoste nella loro forma fenomenica. Così, col naturale evolversi delle cose, sorse il metodo sperimentale che, come vedremo, si basa di volta in volta su ognuno dei tre pilastri di questo tripode perenne: il sentimento, la ragione, l'esperimento. Nella ricerca della verità, l'iniziativa spetta sempre al sentimento che fa nascere l'idea a priori o l'intuizione; dopo, la ragione o il ragionamento sviluppano questa idea e ne deducono le logiche conseguenze. Ma se è vero che il sentimento deve essere illuminato dalla ragione, è altrettanto vero che la ragione deve essere sempre guidata dall'esperimento". [... ]
In ciò sta il nucleo della nostra polemica con gli scrittori idealisti. Il loro punto di partenza poggia sempre su una base irrazionale qualsiasi, si tratti della rivelazione, della tradizione, dell'autorità stabilita. Scrive Claude Bernard che non bisogna ammettere niente di occulto: non vi sono che fenomeni e cause di fenomeni. Noi scrittori naturalisti sottoponiamo ogni fatto all'osservazione ed all'esperimento, mentre gli scrittori idealisti ammettono forze misteriose che sfuggono all'investigazione e perciò restano ignote, al di fuori delle leggi della natura. Il problema di una rappresentazione ideale del mondo si riduce, dal punto di vista scientifico, al problema dell'indeterminato e del determinato. Ciò che non conosciamo, che ancora ci sfugge, è l'ideale, e lo scopo del nostro sforzo di uomini è di restringerne il campo ogni giorno, conquistando la verità sull'ignoto. Siamo tutti idealisti, se si intende con ciò che tutti noi ci occupiamo dell'ideale. Ma chiamo idealisti quelli che si rifugiano nell'ignoto per il piacere di esservi, che hanno interesse solamente per le ipotesi più fantasiose, che essi rifiutano di sottoporre alla verifica dell'esperimento, con la pretesa di possedere essi stessi, e non le cose, la verità. La loro opera è, lo ripeto, inutile e nociva, mentre l'osservatore e lo sperimentatore sono i soli a lavorare per la potenza e la felicità dell'uomo, rendendolo a poco a poco padrone della natura. Non vi è grandezza, né dignità, né bellezza, né moralità del non conoscere, nell'inventare falsità, nel pretendere che si è tanto più grandi quanto più si cresce nell'errore e nella confusione. Le sole opere grandi e morali sono le opere veritiere. [...]
Non siamo né chimici né fisici né fisiologi ma romanzieri che si avvalgono della scienza. Non abbiamo davvero la pretesa di fare delle scoperte in fisiologia, che del resto non pratichiamo, ma solamente, prima di studiare l'uomo, crediamo di non poterci esimere dal tener conto delle recenti scoperte della fisiologia. Aggiungerò che i romanzieri sono certamente i lavoratori che si avvalgono di un maggior numero di scienze umane perché trattano di tutto e tutto devono sapere, essendo divenuto il romanzo un'indagine complessiva sulla natura e sull'uomo. Perciò siamo stati spinti ad applicare al nostro lavoro il metodo sperimentale dal momento in cui esso è divenuto lo strumento di ricerca più efficace..
È chiaro che sto qui parlando del come delle cose e non del loro perché. Per uno scienziato sperimentale, l'ideale, l'indeterminato che egli cerca di ridurre, non riguarda che il come. Egli lascia ai filosofi l'altro ideale, quello del perché, che dispera di poter mai determinare. Credo che, ugualmente, i romanzieri sperimentali non debbano preoccuparsi della mancanza di questo genere di conoscenza, se non vogliono perdersi nelle fantasie dei poeti e dei filosofi. È già un compito abbastanza gravoso cercare di conoscere il meccanismo della natura senza affannarsi intorno alle origini di questo meccanismo. Se un giorno lo si conoscerà sarà certamente in virtù del metodo e la cosa migliore è dunque cominciare dall'inizio, dallo studio dei fenomeni, piuttosto che sperare che un'improvvisa rivelazione ci consegni il segreto dell'universo. Siamo degli operai e lasciamo ai metafisici l'incognita del perché in cui si dibattono inutilmente da secoli per fermarsi all'incognita del come, i cui margini si restringono ogni giorno davanti alla nostra investigazione. Per noi romanzieri sperimentali deve esistere un solo ideale, quello che possiamo conquistare.
Del resto, nella lenta conquista dell'ignoto che ci circonda, riconosciamo umilmente la condizione di ignoranza in cui versiamo. Cominciamo appena ad avanzare, niente altro; e la sola nostra vera forza consiste nel metodo [... ]. Ne consegue che se i medici in quasi tutti i casi devono procedere per via empirica, a maggior ragione ciò vale per i romanzieri la cui scienza è più complessa e meno definita. Non si tratta, lo dico ancora una volta, di creare in tutto e per tutto la scienza dell'uomo, come individuo e come membro sociale, si tratta di uscire a poco a poco e con tutte le esitazioni del caso, dall'oscurità in cui siamo circa noi stessi, felici quando, in mezzo a tanti errori, possiamo individuare una verità.  [...]
Si è detto spesso che gli scrittori devono aprire la strada agli scienziati. È vero poiché abbiamo visto nell'Introduzione che l'ipotesi e l'attività empirica precedono e preparano la scienza, la quale si costituisce da ultimo mediante il metodo sperimentale. L'uomo ha iniziato con il tentare alcune spiegazioni dei fenomeni, i poeti hanno espresso il loro sentimento e gli scienziati poi sono venuti a controllare le ipotesi ed a determinare la verità. E sempre il ruolo dei pionieri che Claude Bernard assegna ai filosofi. Si tratta di un compito elevato che ancor oggi gli scrittori devono compiere. Ma tutte le volte che una verità è stabilita dagli scienziati, gli scrittori devono abbandonare immediatamente le loro ipotesi per conformarsi a questa verità: diversamente rimarrebbero nell'errore per partito preso, senza utilità per nessuno. In tal modo il progredire della scienza fornisce a noi scrittori un terreno solido sul quale dobbiamo poggiare per formulare nuove ipotesi. In una parola, la determinazione di un fenomeno elimina l'ipotesi sostituendola ed allora occorre dislocare l'ipotesi più oltre, nel nuovo terreno sconosciuto che si presenta. [...]
Il romanziere sperimentale è dunque quello che accoglie i fatti provati, mostrando nell'uomo e nella società il meccanismo dei fenomeni di cui la scienza è padrona, e che fa intervenire il suo sentimento personale unicamente nei fenomeni il cui determinismo non è ancora stabilito, sforzandosi di controllare il più possibile il sentimento personale, l'idea a priori, con l'osservazione e l'esperimento.
Non posso intendere in altro modo la nostra letteratura naturalistica. Non ho parlato che del romanzo sperimentale, ma sono fermamente convinto che il metodo, dopo aver trionfato nella storia e nella critica, trionferà ovunque, nel teatro ed anche nella poesia. è un'evoluzione inevitabile. La letteratura, per quanto se ne possa dire, non sta interamente nell'autore ma anche nella descrizione della natura e nello studio dell'uomo. Ora se gli scienziati modificano la conoscenza della natura, se trovano Il vero meccanismo della vita, ci costringono a seguirli ed anche ad oltrepassarli, per compiere il nostro ruolo nella formulazione di nuove ipotesi. L'uomo metafisico è morto ed il nostro terreno si trasforma interamente nell'uomo fisiologico. Indubbiamente l'ira di Achille, l'amore di Didone sono rappresentazioni eternamente belle, ma ora dobbiamo analizzare l'ira e l'amore e vedere propriamente come funzionano queste passioni nell'uomo. Il punto di vista è nuovo, ed è sperimentale invece che filosofico. In sostanza tutto si riassume in questo grande fatto: il metodo sperimentale, nelle lettere come nelle scienze, si avvia a determinare i fenomeni naturali, individuali e sociali, di cui la metafisica non aveva dato fino a questo punto che spiegazioni irrazionali e soprannaturali.
(Il romanzo sperimentale, trad. it. di I. Zaffagnini, Pratiche Editrice, 1980)

sabato 29 settembre 2012

Non ci basta mai...


Viaggio a Montevideo

 

Io vidi dal ponte della nave
I colli di Spagna
Svanire, nel verde
Dentro il crepuscolo d’oro la bruna terra celando
Come una melodia:

D’ignota scena fanciulla sola
Come una melodia 

Blu, su la riva dei colli ancora tremare una viola...
Illanguidiva la sera celeste sul mare:
Pure i dorati silenzii ad ora ad ora dell’ale
Varcaron lentamente in un azzurreggiare:...
Lontani tinti dei varii colori
Dai più lontani silenzii
Ne la celeste sera varcaron gli uccelli d’oro: la nave
Già cieca varcando battendo la tenebra
Coi nostri naufraghi cuori
Battendo la tenebra l’ale celeste sul mare.
Ma un giorno
Salirono sopra la nave le gravi matrone di Spagna
Da gli occhi torbidi e angelici
Dai seni gravidi di vertigine. Quando
In una baia profonda di un’isola equatoriale
In una baia tranquilla e profonda assai più del cielo notturno
Noi vedemmo sorgere nella luce incantata
Una bianca città addormentata
Ai piedi dei picchi altissimi dei vulcani spenti
Nel soffio torbido dell’equatore: finché 

Dopo molte grida e molte ombre di un paese ignoto,
Dopo molto cigolìo di catene e molto acceso fervore
Noi lasciammo la città equatoriale
Verso l’inquieto mare notturno.

Andavamo andavamo, per giorni e per giorni: le navi
Gravi di vele molli di caldi soffi incontro passavano lente:
Sì presso di sul cassero a noi ne appariva bronzina

Una fanciulla della razza nuova,
Occhi lucenti e le vesti al vento! ed ecco: selvaggia a la fine
di un giorno che apparve
La riva selvaggia là giù sopra la sconfinata marina:
E vidi come cavalle
Vertiginose che si scioglievano le dune
Verso la prateria senza fine
Deserta senza le case umane
E noi volgemmo fuggendo le dune che apparve
Su un mare giallo de la portentosa dovizia del fiume,
Del continente nuovo la capitale marina.
Limpido fresco ed elettrico era il lume
Della sera e là le alte case parevan deserte
Laggiù sul mar del pirata
De la città abbandonata
Tra il mare giallo e le dune...

Ancora poesia per noi...questo è Dino Campana, da Canti Orfici... (soffermatevi anche sul titolo della raccolta, controllate il mito di Orfeo..)
la prof.

lunedì 3 settembre 2012

rise and shine..

Vi siete distratti, impigriti, ingrigiti, rammolliti? avete snobbato i consigli e dimenticato gli impegni?
ma la quinta incombe!!!
rise and shine, vi voglio entusiasti, pronti, scattanti, muscoli guizzanti e menti lucide..
see you
la prof che non vi molla, davvero.

mercoledì 4 luglio 2012

veggenti e distruttori

cari maturandi (perchè lo siete già..),
tra una tortina di fango ed un ghiacciolo alla menta , fate questo percorso che vi prepara alla quinta :
I fiori del male di Baudelaire, il padre di tutti i tormentati, visionari, marginali, geniali, fino al punk, Cobain  e oltre: almeno Spleen 3 , Corrispondenze, l'Albatro, la Perdita dell'aureola e poi le vostre scelte.
Rimbaud, il più geniale seguace: Bisogna essere veggenti, i Ponti.
Emily Dickinson: Sentivo ronzare una mosca, I grilli cantarono, ma poi quello che scegliete voi.
E. Lee Master: la collina, Hare drummer, ma vi piaceranno tutti.
A presto, latitanti.
la prof.

domenica 27 maggio 2012

lista dantesca

faccio una lista, una lista dantesca,
per dir cosa ci piace,
per non dimenticare,
faccio una lista,una lista dantesca,
la mando alla prof che la mette sul blog.
Controllate il post di "mostri, eroi e biscotti" sulla lista dantesca, mandatemi le vostre scelte e io le pubblico.
e la mia...scopritela !

domenica 20 maggio 2012

lettere.controlliamo i dati, please.

quante volte vi hanno detto di leggere? ma non leggere per dovere, ma per piacere, per divertimento??
avete dei dubbi sull'efficacia della lettura sui risultati e quindi le possibilità di scegliervi la vita?
andate sul sito di OCSE PISA ( si, ne sentite parlare, ma chi ne parla sa davvero le cose??), andate e rendetevi conto: guardate dove siete, chi c'è di più bravo, chi meno, ( ci sono sorprese, fidatevi) e leggete il report sulla lettura, soprattutto voi maschietti. Chi legge per piacere è un anno e mezzo avanti....

http://www.pisa.oecd.org/dataoecd/34/50/48624701.pdf

la prof che non vi molla, e legge...

domenica 22 aprile 2012

da tenere d'occhio

L'ultimo Premio Pulitzer è andato ad un quotidiano on line... forse va tenuto d'occhio.. non dico sempre , lo so che siamo pieni, ( liceo, amici, morosi, sport, divano, sogni e il week end arriva subito ed è troppo breve)ma qualche volta, giusto per non rimanere indietro.. http://www.huffingtonpost.com/ c'è anche una edizione italiana.. e comunque sono uscite le sogliole, per quelle un pò di tempo bisogna trovarlo..o no? la prof, che non molla

lunedì 2 aprile 2012

lettere:sempre cattive notizie?


Disoccupazione: Eurostat, a febbraio al 10,8% in eurozona, in Italia sale a 9,3%
ultimo aggiornamento: 02 aprile, ore 11:00

Bruxelles, 2 apr. - (Adnkronos) - Disoccupazione in lieve aumento a febbraio in Europa: secondo Eurostat, e' passata al 10,8% nell'eurozona contro il 10,7% del mese precedente, mentre nell'Ue a 27 e' salita al 10,2% rispetto al 10,1%. Un anno fa, era rispettivamente del 10 e del 9,5%. Per quanto riguarda l'Italia, il tasso di disoccupazione e' cresciuto al 9,3%, mentre il mese precedente era del 9,1%, con quella giovanile che balza al 31,9%, contro il 31% di gennaio. Secondo le stime dell'Ufficio statistico dell'Ue, a febbraio i disoccupati nell'Ue erano 24 milioni 550mila, di cui 17 milioni e 134mila nell'area euro: rispetto al mese precedente, sono aumentati rispettivamente di 167mila e di 162mila unita'. Su base annuale, rispetto al febbraio del 2011, nell'Ue a 27 ci sono un milione e 874mila disoccupati in piu', mentre nell'eurozona sono un milione e 476mila in piu'.
Questa è una sintesi, se volete capire meglio andate sul sito di Eurostat
http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/labour_market/introduction

allora, cosa dovete fare: deprimervi, colare dal banco, mirare in basso, studiare poco e cercare un lavoretto o studiare il più possibile, diventare bravissimi ed essere pronti per il nuovo mercato del lavoro??

giovedì 15 marzo 2012

lettere



Sul nuovo numero di Voci trovate la lezione sulle madri, voi che latitate...
e anche una sogliola nuova, pardon ..fresca.
la prof che non vi molla.


http://www.iger.org/category/archives/voci/

sabato 3 marzo 2012

oracoli e agnizioni


uno Shakespeare di oracoli, eccessi e agnizioni, con naufragi e resurrezioni...proprio uno strano winter's tale da godere senza troppe domande.
la prof che non vi molla.

sabato 25 febbraio 2012

maestri venerabili, amiche dal passato.



Madame de Stael si preoccupava per noi,voleva che i testi stranieri fossero accessibili...una preoccupazione ancora condivisibile, vero?
« Dovrebbero a mio avviso gl'italiani tradurre diligentemente assai delle recenti poesie inglesi e tedesche; onde mostrare qualche novità a' loro cittadini. »




http://it.wikisource.org/wiki/Sulla_maniera_e_la_utilit%C3%A0_delle_Traduzioni

martedì 21 febbraio 2012

maestri venerabili


"Orlando"è il testo della Wolf che preferisco ( lei è una nostra antenata), vedremo a teatro se ci farà arrabbiare o ci farà venire voglia di leggerlo/rileggerlo.
la prof che non vi molla

venerdì 17 febbraio 2012

lettere


Come affermano i curatori, inizialmente le imprese delle aviatrici erano confinate in una sorta di classifica minore, riservata appunto alle donne e ai velivoli leggeri. Dalla seconda metà degli anni Trenta si fece invece strada il criterio che considerava opportuna la corsa ai primati solo in funzione di avanzamenti tecnici e scientifici di pratica utilità. I nuovi parametri non penalizzarono le aviatrici, anzi non di rado esse prevalsero, superando i colleghi dell’altro sesso per capacità e intraprendenza. Provenienti dagli strati sociali e dai percorsi più diversi, per molte di loro fu chiara la volontà di affermarsi, di liberarsi da pregiudizi e consuetudini che le volevano subalterne.
La mostra doveva essere aperta, inizialmente, fino al 30 ottobre, osservando gli orari del Museo (10-12 / 16-18, con chiusura il lunedì) ma poi, vista la consistente affluenza di persone, è stata prorogata fino alla prima decade di marzo 2012.

mercoledì 8 febbraio 2012

lettere

sveglia spalatori!spargitori di sale, costruttori di pupazzi di neve!
scongelate il cervello e datevi da fare!
la prof che non vi molla.


http://www.iger.org/2012/02/07/note-non-professionali-e-dilettantesche-sulla-mostra-%E2%80%9Cda-vermeer-a-kandinsky%E2%80%9D-a-rimini-in-un-pomeriggio-di-neve/#more-9612

domenica 22 gennaio 2012

giornata della memoria.


in questi giorni usciranno molti buoni articoli, da leggere e tenere anche per l'anno prossimo; oggi per esempio due su repubblica, uno pag. 32 e uno nello sport, davvero interessante, che ho messo sul blog di terza.
mi raccomando, fra un pò gli ultimi testimoni finiranno, toccherà a voi.
"voi che vivete sicuri.." scriveva Levi, che era un Italiano, un chimico, un ragazzo, uno di noi.

martedì 17 gennaio 2012

salute e bellezza


Sul TIME del 16 gennaio ho trovato un bel pezzo per voi cucciolotti narcisisti.., l'ho messo sul blog dei ragazzi di seconda (geostoria per noi) ma fa bene , benissimo anche a voi...
la vostra beauty coach, che non vi molla

sabato 14 gennaio 2012

lettere

ho messo la locandina dell'incontro sulle MADRI nel blog delle terze, presto ve la porto fisicamente a scuola..
Mostra su Munch, sul collezionismo degli Stein nei magici anni 20..quando torni da Parigi non sei mai lo stesso di quando sei partito..
la prof che non vi molla